L'articolo, di cui mostriamo una preview, analizza come i linfociti prelevati da soggetti sani e da soggetti affetti da disturbo d'ansia generalizzato si comportino in modo diverso una volta coltivati in vitro. Sottoposti a stimoli linfoproliferativi, i linfociti prelevati da soggetti ansiosi tendono a dare origine a fenotipi più scarsi di Th1 e 2 a favore dei Th-17, soprattutto dopo aggiunta di dopamina. Ciò potrebbe stare ad indicare una possibile immunovulnerabilità dei soggetti affetti da disturbo d'ansia generalizzata con conseguenti alterazioni delle risposte immunitarie verso i patogeni e maggior suscettibilità allo sviluppo di sindromi autoimmunitarie.