Editoriale - Dicembre 2012

Homo sapiens sapiens - Homo sapiens pharmacologicus - Homo sapiens cyberneticus


Vediamo la storia procedere con un ritmo poetico e libero, tra tragedie e vittorie, al di là di tutti i nostri successi ed errori, le nostre conquiste e incapacità, i nostri miti e i nostri mostri. Vediamo la storia procedere come un libro, in parte scritto e in parte da scrivere. Vediamo la storia seguire un filo sottile e fragile ma che non si è mai spezzato, a volte ingarbugliato a volte lineare, a volte scuro altre volte chiaro. In questo dispiegarsi del tempo l'uomo, che lo voglia o no, é signore, é custode, é responsabile, é tutore, é centro morale del cosmo nei limiti di un potere che gli viene concesso con sapienza nelle varie epoche. Ed é insito nella natura umana tendere sempre ad un fine, lavorare per uno scopo, faticare per un risultato.

 

La relazione dell'uomo con l’ambiente é speciale: l’uomo è l’unico animale che cucina i cibi, li cuoce, li trasforma attivamente per dar loro nuove proprietà. Da tempi remoti l’umanità ha cercato di adattarsi all’ambiente con i mezzi a disposizione. Le api fanno il miele e non possono fare la cioccolata; l'uomo é capace in laboratorio di fare l'uno e l'altra: tutto si riduce ad un problema di utilità e di costi. Le api fanno bene il miele e all'uomo conviene che continuino a farlo loro. In tal modo può così dedicarsi a fare altro. Ha così prodotto sofisticati farmaci e cibi, comodità e tecnologie. Facendo questo ha pesantemente influito sul proprio essere: molti degli esseri umani che ci sono oggi forse non sarebbero riusciti a sopravvivere che qualche mese o pochi anni se fossero nati poche centinaia o addirittura decine d'anni fa.

 

Gli esseri umani non si sono adattati all'ambiente ma hanno sottomesso l'ambiente a loro stessi; la selezione naturale é stata invertita e, invece che selezionare individui più forti, é stato reso possibile ai più deboli di sopravvivere.

Io probabilmente non sarei qui se non fossi nato nell'era degli antibiotici... Tutto il resto, pensateci, viene da sé...

É forse, a questo punto, l'uomo stesso l'evoluzione?

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