ARTICOLI STORICI

Endocrino-immunoregolatori: Besedovsky 1986

In questo storico lavoro Besedovsky e collaboratori hanno aperto nuove prospettive di indagine rafforzando le basi di un comune network tra regolazione endocrina e regolazione immunitaria. Infatti interleuchina-1 (IL-1), interleuchina-2 (IL-2), tumor necrosis factor alfa (TNF-alfa) sono molecole che leghiamo in maniera spontanea alla regolazione immunitaria ma non endocrinologica; l'evidenza sperimentale di una azione di queste citochine sulla regolazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrenalico, in particolare dell' IL-1, ha condotto ad una visione più armonica e articolata dei due sistemi regolatori. L' IL-1 è prodotta in gran parte dai macrofagi nelle fasi iniziali della risposta immunitaria verso i patogeni; tra l'altro è la citochina maggiormente implicata nella genesi della febbre (pirogeno endogeno) e stimola la produzione di timociti e cellule linfoidi, induce la sintesi di proteine della fase acuta, ha effetto chemiotattico su neutrofili, linfociti e macrofagi stessi.      

Psychoimmunologic and Endorphin Function in the Aged, 1983

George  F. Solomon e colleghi in questo articolo storico espongono le modificazioni psicoimmunologiche che caratterizzano l'indivduo nell'età avanzata con particolare focalizzazione sul ruolo svolto dal sistema delle endorfine.    

Agopuntura e neurofisiologia

In questo articolo, scritto da Fleck nel 1975, si pongono le basi per una ricerca scientifica dell'agopuntura. Non è questo la spazio per addentrarci nelle difficoltà dovute a visioni dell'uomo molto differenti: quelle scientifico-razionali dell'occidente e quelle energetico-funzionali dell'oriente. In questo lavoro l'autore, in maniera critica, cerca di fare alcuni passi in avanti al fine di poter cominciare ad integrare gli effetti dell'agopuntura nel paradigma scientifico moderno.

Il sistema immunitario agisce sui neuroni adrenergici

Hugo Besedovsky, grande ricercatore in ambito PNEI, nel 1983 con un elegante studio nel ratto pubblicato su Science dimostrava che la comunicazione tra sistema nervoso ed immunitario non era unidirezionale ma bidirezionale. Cioè le cellule del sistema immunitario attivate erano in grado di produrre sostanze capaci di modificare la concentrazione di catecolamine a livello ipotalamico. Era già noto che condizioni di stress tendono a ridurre i valori di catecolamine ipotalamiche con conseguente aumento della frequenza di scarica dei neuroni dell'ipotalamo mediale. Tuttavia negli esperimenti di Besedovsky si documentò che la somministrazione nei ratti di un sopranatante estratto dalla centrifugazione di cellule immunitarie attivate aveva effetto analogo a ciò che avveniva al quarto giorno dalla immunizzazione in vivo dei ratti con eritrociti di pecora: una riduzione delle concentrazioni di noradrenalina ipotalamica. Nel primo caso però ciò non avveniva dopo 4 giorni ma entro poche ore dalla somministrazione del sopranatante.
Riportiamo l'articolo storico al link sottostante.
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J.E. Blalock e i neuropeptidi

Articolo di grande interesse scientifico non solo per la storia della PNEI ma soprattutto per l'impatto culturale nella ricerca biomedica: Blalock e Colleghi, facendo sintesi delle evidenze sperimentali fino ad allora note, ipotizzano che non solo il sistema neuroendocrino intervenga nella modulazione della risposta immunitaria ma anche quest'ultima sia in grado di influenzare il sistema neuroendocrino. Questa idea, avvalorata dalla capacità in vitro e in vivo da parte delle cellule immunitarie di produrre neuropeptidi (ACTH, TSH, encefaline, endorfine, prolattina, GH ed altri ancora), ha aperto la strada al concetto di network neuro-immunitario con risposte regolatorie e controregolatorie tra i due sistemi (nervoso centrale e immunitario). Le implicazioni concettuali e pratiche sono enormi ed evidentemente non ancora del tutto comprese: in particolare l'idea che il sistema immunitario sia effettivamente il sesto senso, accanto a vista, udito, gusto, olfatto e tatto, capace di farci adattare agli stimoli ambientali nocivi o favorevoli è davvero affascinante. 
Mettiamo a disposizione l'articolo completo, certamente superato per quanto riguarda gli sviluppi biomolecolari, ma ancora valido nella portata concettuale.  
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