ARTICOLI STORICI

Harris e i fattori di rilascio ipotalamici

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La scoperta del CRF

Articolo storico pubblicato su Science: la scoperta della sequenza aminoacidica che costituisce il CRF (corticotropin-releasing factor), ossia il fattore di rilascio per la corticotropina (ACTH).
Il CRF fu isolato, sequenziato e riprodotto sinteticamente da estratti di ipotalamo ovino e di ratto dimostrando poi la sua capacità di stimolare la secrezione di ACTH in vitro e in vivo. L’idea che l’adenoipofisi fosse in larga parte controllata da fattori di rilascio ipotalamici era già stata proposta da G.W. Harris nel 1948 in un altro storico articolo su Physiological Reviews intitolato “Neural control of the pituitary gland.” e di cui, per motivi di copyrights possiamo solo fornire una preview. L’importanza della scoperta del CRF è intuibile; ciò significava che il sistema nervoso centrale, a livello dell’ipotalamo, era implicato nella regolazione delle increzioni ormonali e in particolare, come si chiarirà nel corso degli anni, di un ormone, il cortisolo, in grado di modulare anche la risposta immunitaria.
 
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"Behaviorally Conditioned Immunosuppression"

Pietra miliare nella nascita della PNEI è la ricerca di Ader e Cohen del 1975 che dimostrò come ratti trattati con ciclofosfamide intraperitoneale (stimolo incondizionato) dopo aver assunto una soluzione dolce (saccarina, stimolo condizionato) oltre a sviluppare una avversione alla saccarina, sviluppavano anche una immunosoppressione dopo la sola esposizione alla saccarina. La risposta immunitaria fu testata misurando la produzione anticorpale dopo iniezione di eritrociti di pecora. Tale esperimento costituì la prima dimostrazione di una immunodepressione indotta dal comportamento (ossia legata ad uno stimolo di per sé ritenuto neutro), fornendo peraltro anche una prima spiegazione alle tante sfaccettature dell’effetto placebo.
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