L'Editoriale, sottilmente ironico nei confronti della medicina alternativa, esprime tuttavia a nostro avviso un concetto notevole: sebbene non si possa equiparare l'omeopatia al placebo (come fa invece l'editoriale) viene mostrato come il placebo nelle fasi iniziali della BPCO sia il miglior trattamento.
Perchè il placebo dà così fastidio alla scienza medica tradizionale? E' l'uomo solo una macchina che deve funzionare secondo le pillole "approvate"? E' giusto ridurre l'uomo a semplice apparato biologico come si cerca di fare nei trial clinici? E' giusto ridurre l'uomo in funzione della pillola o sarebbe meglio ridurre la pillola in funzione dell'uomo?