RECENTE LETTERATURA

Sistema nervoso e cancerogenesi

Articolo di grande interesse scientifico pubblicato su Lancet Oncology a giugno del 2010. Sebbene l'attuale ricerca biomedica abbia delucidato molti aspetti della cancerogenesi, in particolare come malattia genetica (non tanto in senso ereditario quanto piuttosto come mutazioni o altre alterazioni acquisite che riguardano geni chiave nel controllo della proliferazione cellulare), ancora molto c'è da chiarire sulle dinamiche di sviluppo, progressione, invasione e metastatizzazione delle neoplasie. E' verosimile che sia il sistema immunitario sia il sistema nervoso, in maniera concertata, possano svolgere azione favorente o limitante lo sviluppo delle neoplasie. In particolare l'articolo approfondisce il ruolo della innervazione della massa tumorale (concetto stimolante è quello di neoneurogenesi e l'esistenza di sinapsi neuro-neoplastiche). I neurotrasmettitori rilasciati in loco tra cui norepinefrina, dopamina e sostanza P sembrano giocare un ruolo nei processi di invasione e metastatizzazione almeno in vitro. L'articolo affronta anche il ruolo dello stress con un taglio apertamente psiconeuroimmunologico, sottolineando l'effetto positivo sulla progressione tumorale da parte di stress cronico, depressione e isolamento sociale in quanto fattori correlati a inibizione delle cellule natural killer.
Vi proponiamo una preview dell'articolo al link sottostante. 
13/07/2011

Stato socioeconomico e immunità

E' difficile quantificare quanto le esperienze del passato, soprattutto le condizioni sociali in cui nasciamo e cresciamo, influiscano sullo sviluppo del sistema immunitario. Concezioni popolari ci portano al detto che "ciò che non ammazza ingrassa". In effetti esistono alcune evidenze che correlano una forte igiene nei bambini allo sviluppo di malattie autoimmunitarie, quali il diabete giovanile, sebbene esse siano ancora fonte più di dibattito che di certezze.
Al di là dei detti popolari, sembra intuitivo che cattive condizioni socioeconomiche siano un fattore di rischio per la salute e lo sviluppo della prole.
Nel loro articolo J.E. Carroll e Colleghi illustrano come un cattivo status socioeconomico (SES) nell'infanzia misurato tramite diversi questionari, si correli ad uno stato proinfiammatorio nell'età adulta, in particolare ad un incremento dei valori di IL-6. Conosciamo bene la complessità e i limiti di queste ricerche (ad esempio sono solo 112 i partecipanti effettivi allo studio) che per questo richiedono di essere valorizzate e implementate.
Cliccate QUI per acquistare una copia dell'articolo presso Sciencedirect. Il link sotto vi collega ad una preview.
13/07/2011

Esercizio fisico strenuo e immunità innata

Lavoro interessante sugli effetti dell'allenamento intensivo in nuotatori agonisti su alcuni parametri dell' immunità innata. Il campione di soggetti è davvero esiguo (18 nuotatori e 11 controlli); tuttavia l'articolo ci sembra degno di nota visto il grande risalto che si dà giustamente all'attività fisica oggi. Se un programma di allenamento costante e moderato pare avere un affetto del tutto benefico sulla salute, non così sembra per l'esercizio intenso, quando lo sport diventa qualcosa di più di una sana abitudine. Elevati livelli di stress fisico, specie se prolungati, è verosimile che vadano a provocare una immunodepressione generalizzata con rialzo dei valori medi di cortisolo ed una modificazione dell'assetto metabolico che, alla sospensione dell'attività stessa, produce un facile e rapido incremento del peso corporeo, specie della massa grassa, con ulteriori ripercusiioni sulla salute. Cliccando sotto potete accedere ad una preview dell'Articolo. 
05/07/2011

Immunità e lutto

Il lutto, ossia la perdita di persone care e significative nella nostra vita, costituisce un evento stressante per eccellenza e tutti lungo il corso della vita prima o poi ne siamo colpiti. Più aumenta l'età più, ovviamente, tendono ad accrescersi i lutti. La psicoimmunofisiologia del lutto è ancora molto poco studiata, anche per problemi connessi alla disponibilità dal soggetto che vive un recente lutto.
In questo lavoro Khanfer e Colleghi discutono il ruolo del lutto nella persona anziana (>65 anni) mostrando come i livelli di ansia e depressione siano in proporzionalità diretta con l'aumento del rapporto cortisolo/deidroepindrosterone solfato ed inversa rispetto alcuni indici di funzionalità dei neutrofili. Il link sotto vi porterà a visualizzare una preview dell'Articolo. 
05/07/2011

Immunofisiologia dello stress nel NALT murino.

Con il termine MALT (mucose-associated lymphoid tissue) si definisce l'estesa barriera protettiva costituita da centri germinativi linfatici presenti nella compagine delle mucose. E' un termine quindi molto ampio che ci porta a concetti di pertinenza più fisiologica che anatomica: una barriera linfocitaria, e non solo, in prima linea nella difesa dell'organismo ed estesa lungo tutte le superfici mucose, dall'apparato respiratorio al digerente, dalle vie genitourinarie alla congiuntiva dell'occhio.  Spesso non si osservano veri e propri centri germinativi ma piuttosto dei linfociti isolati intercalati negli epiteli mucosi, definiti IEL (intraepithelial lymphocytes).
Il NALT, tessuto linfoide associato alle strutture nasali, costituisce una sottocategoria del MALT. Lo studio prende in esame 3 gruppi di topi (ciascun gruppo formato da 7 topi): un gruppo di controllo, un gruppo sottoposto a stress da restrizione fisica per 4 giorni e un gruppo sottoposto a stress per 8 giorni. Le IgA secretorie, immunoglobuline secrete dai linfociti B a livello delle mucose, sono risultate inferiori nei topi sottoposti a stress; in particolare si sottolinea che tale riduzione era in qualche modo associata ad incremento dei valori di norepinefrina.
L'articolo, lungo e dettagliato, considera anche altri parametri quali il numero di IEL, la morfologia dei centri germinativi ed i livelli sierici del corticosterone.
05/07/2011