RECENTE LETTERATURA

Effetto del simpatico in un modello murino di artrite

Questo recente lavoro di Straub e colleghi cerca di fare maggiore chiarezza sull'effetto della stimolazione simpatica all'interno della milza di topi con artrite nelle fasi iniziali del processo patologico. Sappiamo che l'attivazione simpatica ha inizialmente un effetto pro-infiammatorio mentre nelle fasi successive dell'infiammazione tende a spegnere i processi flogistici. Certo, molto dipende anche dalla tipologia di iperattività del simpatico (acuta, cronica, intermittente) nonchè dalla interazione con altri fattori neuro-ormonali e citochinici.
L'Articolo, prendendo in considerazione le fasi precoci dell'artrite (comunque già attiva e sintomatica), conclude dicendo che il simpatico sembra apportare più un contributo antiinfiammatorio; ciò sarebbe anche in linea con il riscontro di perdita di innervazione simpatica splenica man mano che i processi artritici diventano più intensi e sintomatici.
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25/07/2011

Livello sociale e stress nei babbuini

Lavoro curioso e interessante su alcuni indici ormonali di stress nei babbuini a seconda del loro livello sociale. Gli Autori sostanzialmente documentano che solo i babbuini al massimo rango presentano elevati livelli di testosterone e cortisolo, mentre quelli di rango elevato (ma non massimo) presentano solo elevati livelli di testosterone rispetto ai babbuini dei ranghi inferiori.
Siamo spesso tentati di traslare, con riduzionismi inevitabili, le evidenze del mondo animale in quello umano; onestamente, la realtà umana, che in questo caso particolare coinvolge davvero anima e corpo (aspirazioni, fatiche, obiettivi, gioie, delusioni, sorprese positive e negative, motivazioni, indole, ecc...) è estremamente composita e polimorfa.
Il rischio maggiore di questi studi, se presi maldestramente per cercare di operare equazioni semplicistiche, è di portarci a considerare le dinamiche psicofisiologiche come universali. Il merito di questi studi è di capire meglio le risposte individuali dei babbuini all'organizzazione sociale della loro specie.

19/07/2011

Educazione scolastica precoce e benessere da adulti

L'articolo cerca di chiarire il reale impatto dell'educazione scolastica precoce sul benessere futuro della persona. Ci sembra interessante in un'ottica PNEI capire quali scelte effettivamente giovino alla salute futura delle giovani generazioni. Nel presente lavoro, pubblicato recentemente su Science, l'inserimento dei fanciulli in un programma di educazione scolastica precoce ha mostrato effetti positivi duraturi fino a circa trent'anni dopo favorendo un miglior livello sociale, miglior risultati scolastici, riducendo il rischio di dipendenza da sostanze e di problemi con la giustizia.
I distinguo potrebbero essere molti ma il ruolo individuale e sociale positivo dei programmi educativi ben fatti è ovviamente alto. Non si può in ogni caso delegare alle istituzioni sia pubbliche che private il ruolo educativo fondamentale che spetta ai genitori ma è auspicabile che quest'ultimi possano contare sull'appoggio di persone qualificate che gettino basi solide per il futuro delle nuove generazioni.
19/07/2011

Epigenetica e PNEI

Splendida review di Brain, Behavior, and Immunity, introduzione ad una serie monografica intitolata "Epigenetics, Brain, Behavior, and Immunity". L'articolo affronta in maniera panoramica e dettagliata il ruolo fondamentale dell'epigenomica nella comprensione dei processi psiconeuroendocrinoimmunologici. L'attuale ricerca scientifica, in uno sforzo di raggruppare i vari aspetti biomolecolari in aree tematiche omogenee, sta definendo diversi settori di indagine: dalla genomica (lo studio delle caratteristiche genetiche delle varie specie) si è passati alla trascrittomica (lo studio completo dei trascritti a partire dal DNA, ossia lo studio degli RNA), alla proteomica (l'insieme dei tradotti a partire dagli RNA, ossia lo studio dei prodotti proteici), poi alla metabolomica (lo studio dell'insieme dei metaboliti nei vari processi biologici), ecc... L'epigenomica è lo studio di quei meccanismi regolatori a monte del genoma, che in un qualche modo influenzano l'espressione dei geni senza di fatto modificarli, senza alterarne le sequenze nucleotidiche. Le modificazioni epigenetiche sembrano essere la chiave regolatrice del nostro genotipo, realmente capaci di influire anche pesantemente sul fenotipo senza modificare nulla di ciò che è l'informazione codificata nel DNA. Se siamo quello che siamo, ciò non è dovuto ad un semplice e rigido schema basato sull'eredità di geni che vengono espressi meccanicisticamente, ma è anche frutto in qualche modo del nostro stile di vita e, probabilmente, anche dello stile di vita di coloro che ci hanno preceduto. Come viene espresso nell'articolo curato da Mathews e Janusek, l'epigenoma sembra venir influenzato da fattori ambientali quali dieta, farmaci, stress, esperienze infantili e addirittura intrauterine.
Vi proponiamo al link qui sotto l'anteprima dell'articolo e le referenze bibliografiche. 
18/07/2011

Risposta immunitaria nel topo sottoposto a stress

Articolo in stampa sul numero di luglio di Psychoneuroendocrinology (Stress response and humoral immune system alterations related to chronic hypergravity in mice, by Gueguinou NG et al.); una sperimentazione sul topo sottoposto a diversi livelli di stress gravitazionale non ci interessa particolarmente per l'aspetto biospaziale quanto piuttosto per rivalutare, con metodiche sempre più raffinate, l'effetto di stress psicofisici sull'omeostasi animale. Tali tipi di studi suscitano sempre interrogativi etici sulla loro reale utilità. Rimangono purtroppo ancora un modello insuperato di valutazione globale delle risposte allo stress, sperando che comunque possano essere superati nel più breve tempo possibile da modelli non animali.
I topi sottoposti ad una gravità pari a 3 volte quella terrestre hanno mostrato significativa perdita di peso, indici di immunodepressione elevati (in particolare elevati livelli di IL-10) sebbene non vi fosse aumento degli indici proinfiammatori. Scarse le variazioni tra controlli (gravità normale) e topi sottoposti a gravità doppia.
Vi proponiamo un' anteprima dell'articolo.
13/07/2011