RECENTE LETTERATURA

Nuove relazioni tra cervello e sistema immunitario

Commento breve molto interessante apparso sull'ultimo numero di Brain Behavior and Immunity: l'Articolo, pur breve, riesce a compiere una overview sull'importanza dell'immunità innata nel corretto svolgimento dei processi cerebrali fisiologici e patologici. Il ruolo della microglia viene ripercorso citando le più aggiornate evidenze sperimentali. Si fa anche un importante accenno all' "autoimmunità protettiva" nei processi di omeostasi cerebrale. Che il corretto funzionamento di linfociti T e immunità adattativa sia importante per l'organizzazione cerebrale è comunque un dato di fatto; basti pensare al declino cognitivo che accompagna sovente il soggetto affetto da AIDS in progressione.
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24/06/2011

Autismo e habitat infiammatorio

I disturbi autistici infantili costituiscono a tutt’oggi ancora un notevole mistero. Dopo decenni di teoria psicogenetica, la quale si basa fondamentalmente nel considerare l’autismo un disturbo della relazione madre-bambino, si è progressivamente data più importanza a fattori diversi, prevalentemente genetici o comunque multifattoriali, basati sull’evidenza che gemelli omozigoti cresciuti in ambiti familiari diversi avevano comunque un elevata concordanza nello sviluppo della malattia, ridimensionando quindi il ruolo dei fattori ambientali.
L’Articolo che presentiamo è particolarmente stimolante poiché considera, avvalorando la propria tesi con un’ampia letteratura, lo sviluppo della malattia sotto una chiave di sbilanciamento in senso pro-infiammatorio dell’ambiente materno intra ed extrauterino durante lo sviluppo fetale. In particolare la produzione di “tempeste citochiniche”, capaci di attraversare la barriera placentare, potrebbero provocare alterazioni nei processi neurogenetici dell’embrione-feto. Più discutibile ci pare la possibilità di utilizzare un approccio farmacologico antiinfiammatorio (tra le molecole vengono citati il pioglitazone e il rosiglitazone, peraltro considerati in grado di peggiorare la performance cardiaca nel diabetico cardiopatico) nel prevenire questi disturbi.
22/06/2011

Cure materne e immunità adattativa

Questa ricerca riprende uno spinoso interrogativo a cui non è stata ancora data una risposta definitiva: che legame c’è tra accudimento materno e salute futura? Il mondo animale a differenza di quello umano presenta un periodo di accudimento decisamente più breve ma anche più intenso. Non tanto nel senso dell’impegno fisico e psichico quanto piuttosto nella fatalità innata in cui l’animale vive. La perdita completa o di parte della prole entra in una concatenazione di eventi meccanici per cui la cosa principale non è tanto la sopravvivenza dei cuccioli quanto piuttosto che essi siano in grado di raggiungere l’età adulta e riprodursi con successo. Per questo l’animale è tanto premuroso nel procurare cibo al cucciolo tanto quanto a cacciarlo e lasciarlo morire se il semplice odore non viene riconosciuto dalla madre.
Nell’articolo gli Autori riscontrano come l'interferenza nei rapporti madre-cuccioli nei criceti siberiani influisca su alcuni parametri fisiologici e in particolare sulle risposte di ipersensibilità ritardata. Lo sviluppo di una soddisfacente risposta immunitaria cellulo-mediata sembrerebbe favorita da un contatto materno ravvicinato, il che permetterebbe al cucciolo diventato adulto una miglior capacità di adattamento all’ambiente. Tuttavia allontanementi di breve durata non sembrano raggiungere differenze nei parametri immunitari statisticamente significative.
22/06/2011

Asse leptino-melanocitario

I recettori per la melanocortina, o ormone melanostimolante (abbreviato MSH, di produzione ipofisaria “lungo” un asse definito leptino-melanocitario) costituiscono una famiglia molecolare molto interessante implicata non solo nella regolazione della pigmentazione del tegumento ma anche nella regolazione del metabolismo (fra cui il controllo della fame), del comportamento (aggressività, istinto sessuale, affettività), delle risposte immunitarie. Ad esempio il deficit di recettore 4 (almeno 5 sono i recettori ad oggi noti) entra in gioco in una forma di obesità a trasmissione genetica mendeliana.
L'articolo, davvero molto interessante, fa una disamina delle attuali conoscenze sull'argomento. Inoltre analizza  la cospicua letteratura sul barbagianni di cui vengono considerate le caratteristiche cromatiche in relazione all'asse ipotalamo-ipofisi-surrenalico, alla risposta immunitaria adattativa (lnfociti B e T), al metabolismo ed al comportamento sessuale.
MSH ReviewMSH Review [103 Kb]
22/06/2011

Riposo e infiammazione

Articolo online first di Annals of Behavioral Medicine: "Sleep and Inflammation: Psychoneuroimmunology in the Context of Cardiovascular Disease". Sonno, infiammazione e rischio cardiovascolare. Lavoro interessante sugli effetti proinfiammatori della deprivazione di sonno. Da ricordare come lo spostamento della bilancia simpato-vagale verso il simpatico con ipercortisolemia induca a lungo termine gli effetti propri della sindrome metabolica. Seguendo il link trovate una preview dell'articolo con possibilità di acquisto del full-text tramite l'Editore. 
17/06/2011